Il caso delle amministrazioni di destra

Fratelli d’Italia in fuga dalle regioni, il modello Marche preferisce Roma

  • Dopo il voto ci sarà un’ondata di rimpasti nelle giunte di destra: gli assessori disertano e se ne vanno a Roma. Succede in Lombardia, Piemonte, Calabria
  • Il caso di Ancona: in quattro su sei fanno le valige, e lasciano il tanto strombazzato laboratorio meloniano. E così il presidente Acquaroli, nei guai per l’alluvione, resta solo.
  • In Sardegna il presidente Solinas resta a piedi per punizione. Il suo assessore Lampis prenota il biglietto per Montecitorio. Anche se se è un biglietto a rischio, letteralmente: la giunta del sardista-leghista non ha ancora pubblicato il bando per la continuità territoriale. 

Fare l’assessore regionale sarà un bel traguardo, ma vuoi mettere un posto a Roma? Meglio Roma, anzi come direbbe Giorgia Meloni, «pronti». Ma a mollare gli incarichi locali per assumere quelli considerati più prestigiosi nella capitale. Succede che l’odore della vittoria e la probabile valanga di scranni da distribuire, svuoterà le giunte governate dalle destre, dove gli amministratori – anche quelli nominati da poco – tengono al loro lavoro il giusto, ma non abbastanza da sottrarsi ai dover

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