Il centrodestra litiga usando i migranti. Sabato pomeriggio è atteso a La Spezia l’arrivo della nave Geo Barents di Medici Senza Frontiere con 237 persone a bordo, tra cui 27 donne e 87 minori. Di questi, 74 senza accompagnatore. Il sindaco Pierluigi Peracchini, pur essendo un esponente del partito Cambiamo parte della maggioranza di governo, ha inviato una lettera al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per lamentarsi. Uno scontro pubblico tra governo locale e nazionale, mentre la Liguria si agita per i movimenti elettorali di Imperia – città che andrà alle urne la prossima primavera – e che si è concluso con la promessa da parte dell’esecutivo che i migranti in arrivo saranno presto spostati.

Per ventiquattr’ore c’è stato un braccio di ferro lì dove il partito del presidente Giovanni Toti spera nella riconferma del sindaco già ministro Claudio Scajola, che al momento non gode dell’appoggio dagli altri colleghi della maggioranza di palazzo Chigi.

Scajola

Claudio Scajola (Adriana Sapone photoreporter)

Il 10 gennaio si è manifestato un accordo ben diverso. Con quasi il 67 per cento dei consensi, è stato eletto presidente della provincia di Savona il candidato di Toti Pierangelo Olivieri con i voti di Pd, Terzo Polo, e Sinistra Italiana. Lega e Fratelli d’Italia avevano detto no. Una situazione che non ha fermato Toti dal procedere con il patto.

Nel frattempo si stanno definendo le geometrie per Imperia. Il candidato che Toti ha già detto di appoggiare è il sindaco uscente più volte ministro Claudio Scajola, che ha chiesto espressamente di non avere simboli a supporto. Una proposta che ha fatto arrabbiare la Lega, ma soprattutto Fratelli d’Italia. Matteo Rosso, il coordinatore di FdI in Liguria, ha spiegato: «Per noi la presenza del simbolo non è qualcosa di indifferente. Siamo il partito della presidente del consiglio, il primo partito italiano. Io rispetto Claudio Scajola, lui rispetti noi senza richieste che suonano quasi offensive».

I segretari dei partiti di centrodestra, anticipa il Secolo XIX, il giornale ligure, dovranno incontrarsi a breve, dopo una serie di “bilaterali” tra Toti, l’ex ministro leghista Edoardo Rixi, esponente salviniano di primo piano in Liguria, e Rosso.

Anche questa volta però si insinua il partito di Matteo Renzi. La spezzina Raffaella Paita, capogruppo alla Camera di Italia viva-Azione, si è fatta avanti una settimana fa: «A oggi, se Scajola avrà il coraggio di rompere con la destra sovranista, è lo scenario che vedrei meglio», ha detto Paita. Un’offerta a cui Toti a parole ha detto no, ma dopo aver preso pochi giorni fa i voti per il presidente della provincia.

La Geo Barents

Dagli ultimi giorni del 2022 La Spezia è entrata a far parte della lista stilata dal governo nella quale sono indicati i porti del Nord Italia che potrebbero accogliere navi ong con migranti a bordo. Finora però non era mai stata nominata, finché il ministero dell’Interno ha deciso a sorpresa mercoledì di assegnare alla nave umanitaria il porto cittadino, distante quasi tre giorni dalla zona di salvataggio, attuando una politica di spostamento dei migranti che la ong Sea Watch ha definito «senza umanità».

Dopo il recente decreto Piantedosi, finora erano stati scelti come porti sicuri solo porti più vicini e dei comuni di centrosinistra. Il sindaco della città ligure aveva negato che ci fossero collegamenti: «Polemica ridicola. I migranti vengono redistribuiti in tutte le città, di qualsiasi colore politico», aveva detto poche settimane fa, aggiungendo che la città «è pronta a fare la sua parte».

Poi Piantedosi ha scelto il suo comune, e l’accoglienza non è stata più un argomento così scontato. Il sindaco ha lanciato l’allarme sui minori e ha chiesto direttamente al ministro di coinvolgere le strutture del ministero della Difesa retto da Guido Crosetto (di Fratelli d’Italia): «Il nostro territorio presenta criticità strutturali importanti che limitano in modo radicale questa opportunità»

Alla fine, venerdì mattina, racconta a Domani il sindaco, è arrivata la telefonata del ministro Piantedosi: «La prefettura ha già fatto un bando per l’accoglienza dei 74 minori non accompagnati,e sempre la prefettura si occuperà di tutti gli altri».

In realtà, nonostante sia atipico, non è la prima volta che si assiste a un arrivo di naufraghi. Prima di oggi c’era stato uno sbarco del 2015. Il 6 maggio di quell’anno sono arrivati al porto 427 migranti, tra cui 100 donne e 32 bambini, di cui uno di appena pochi mesi, sbarcati dal mercantile maltese Kreta, che li aveva salvati qualche giorno prima mentre erano alla deriva su un barcone nel canale di Sicilia. La Caritas è sempre attiva nell’accoglienza.

I numeri inoltre, ricordano le opposizioni, sono oggettivamente ridotti. Dopo la telefonata i toni sono cambiati: «Io sono sindaco di una città di una repubblica italiana e mi adeguo, la mia responsabilità non è fare quello che ognuno desidera ma quello che si deve fare», ha detto Peracchini. Inoltre è arrivato il commento di Giovanni Toti che assicurava ancora una volta la disponibilità ad accogliere. Anche il presidente della Regione ha sentito il ministro dell’Interno: «È stato molto cortese, ci ha chiamato ringraziandoci per la disponibilità e l'attitudine oltre che per i toni con cui stiamo gestendo questa vicenda. Credo che non ci siano problemi organizzativi di nessuna natura». Non solo: «Il ministero ci ha già assicurato che la stragrande maggioranza di chi sbarcherà, compresi i minori non accompagnati, andrà in destinazioni che non sono all'interno della nostra regione».

Guido Melley, alle passate elezioni candidato della lista civica di censtrosinistra LeAli commenta: «Toti è in una fase di riposizionamento dopo che non è riuscito a costruire un partito nazionale. Si guarda intorno e fa dei giri di valzer». Per ora aspettano di vedere se i migranti sbarcheranno tutti, e cosa ne sarà della gestione dei flussi da ora in avanti.

Intanto, arriverà al nord un’altra nave umanitaria, la Ocean Viking, con 95 persone a bordo. Il porto assegnato è quello di Carrara, di nuovo un comune di centrosinistra.

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