Italia

Giudici di pace dimenticati, senza informatizzazione nè tutele

I giudici onorari non hanno a disposizione lo stesso sistema informatico per le udienze da remoto dei colleghi togati. E, se si ammalano, non hanno nessuna garanzia perchè non sono considerati dipendenti pubblici

  • Il ministero della Giustizia ha messo a disposizione solo Teams per le udienze, ma non il sistema di ricezione telematico degli atti, che è unico per tutto l’ufficio. Inoltre mancano pc e personale amministrativo.
  • «Ma se non lavoriamo non veniamo pagati, quindi ci dobbiamo arrangiare come possiamo», dice la segretaria generale del sindacato Cristina Piazza, che però denuncia la totale mancanza di tutele.
  • I giudici di pace, infatti, lavorano a cottimo e vengono pagati 35 euro a udienza e 56 a sentenza. Non hanno ferie, maternità e malattia. Una situazione per cui l’Italia è sotto il controllo europeo.

I giudici onorari in Italia sono 5000 – divisi tra giudici di pace, giudici onorari di tribunale (got) e vice procuratori onorari (vpo) – e gestiscono il 60 per cento del contenzioso civile e penale. Nonostante il covid, nessuna norma degli ultimi Dpcm li riguarda, nè dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, nè da quello delle tutele. Il ministero della Giustizia, infatti, si è speso in questi mesi per informatizzare il processo sia civile che penale, dotando cancellerie e magistra

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