- «Non ho ancora capito come si raccolgono le firme. Telefono alla sede nazionale, ma chi cerco è sempre fuori stanza. Se non passo, voto Cuperlo. Sarò a disposizione del partito, della sinistra, del paese».
- «Banchiere rosso io? Non ho una banca, al massimo sarei un bancario. Ma aver lavorato per banche multilaterali di sviluppo fa di me un economista interessato allo sviluppo sostenibile».
- «Passo molto tempo a casa fra i miei libri. Ma ho sempre avuto la vocazione di fare qualcosa per la comunità. Proprio perché vengo da fuori sono in grado di dare una boccata d'aria fresca e idee. Se ne abbiamo ancora tempo, oggi il Pd perde un punto al mese. Letta dice che fare l’opposizione fa bene, non sembra».
Ma chi glielo fa fare? La prima domanda non può che essere questa quando ci si trova a parlare con un signore benestante, di un’importante famiglia bergamasca che si è iscritto al Pd a dicembre – e va bene, anche Elly Schlein ha fatto così, fin qui a questo giro niente di strano, si fa per dire – ma ora prova a farne il segretario avendo negli scorsi 73 anni fatto altro. Antonio Guizzetti, economista, è prodigo di racconti di vita, per dimostrare che ha sempre praticato valori progressisti. C



