Italia

I presidenti Pd sperano nel terzo mandato. Ma la destra li deluderà

Ieri il toscano Giani ha detto che Schlein è favorevole. Poi ha smentito La verità è che nella maggioranza pesa il no di Tajani. E di Giorgia Meloni  

Scricchiola la pace interna al Pd, o meglio la tregua in attesa dell’apertura del palio delle liste per le europee. Da un po’ di tempo per la segretaria Schlein ogni giorno ha la sua pena. Lunedì è stato la giornata delle “disobbedienti” che, contravvenendo per la prima volta alla linea del Nazareno, anziché abbozzare dinanzi all’ennesimo attacco di Giuseppe Conte (il presidente M5s le ha mandato a dire ruvidamente che piuttosto che pensare di fare la «federatrice» del campo largo deve aspirare

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