Da settembre prenderà il via il supporto per la formazione e il lavoro, uno dei due strumenti sostitutivi del reddito di cittadinanza. Il dibattito pubblico sembra essersi completamente dimenticato di uno snodo che sarà centrale per le politiche del lavoro in Italia. Riguarderà circa 200 mila persone subito e 350 mila da gennaio 2024. Nuovi dati sembrano confermare le preoccupazioni.
Da settembre prenderà il via uno dei due strumenti sostitutivi del reddito di cittadinanza: il supporto per la formazione e il lavoro. Ma nonostante l’appuntamento sia dietro l’angolo, il dibattito pubblico sembra essersi completamente dimenticato di uno snodo che sarà centrale per le politiche del lavoro in Italia. Centrale perché riguarderà circa 200 mila persone da settembre e 350 mila da gennaio 2024, e centrale perché intorno a questo (più che intorno al nuovo assegno di inclusione) si



