LE MANI SULLA LAGUNA

Brugnaro punta all’affare del porto di Venezia dopo il decreto Grandi navi

(AGF)
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  • Il governo Draghi ha licenziato a luglio il decreto Grandi navi, la norma che finalmente impedisce alle grandi imbarcazioni di transitare per il bacino di san Marco. Il testo ha dato anche molti più poteri all’autorità portuale di Venezia.
  • Nel comitato di gestione siedono gli enti locali e quindi anche la città metropolitana guidata dal sindaco che ha interessi sull’area di Marghera. 
  • L’altra nomina fondamentale è quella dell’autorità per la laguna di Venezia. Creata con il decreto Agosto dell’anno passato, non ne sono ancora state fatte le nomine. L’autorità ha l’obiettivo della tutela della laguna e quindi anche la partita del Mose che vale 100 milioni di euro all’anno.

Il governo Draghi ha licenziato a luglio il decreto Grandi navi, la norma che finalmente impedisce alle grandi imbarcazioni di transitare per il bacino di san Marco e stagliarsi sopra palazzo Ducale, ma ha dato anche molti più poteri all’autorità portuale di Venezia, nel cui comitato di gestione siedono gli enti locali e quindi anche la città metropolitana guidata da un sindaco che ha interessi sull’area di Marghera. Ora la partita si sposta anche sull’autorità della laguna prevista fin dal 202

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