- Alla base dell’occupazione del potere vi è un blocco nell’autonomia morale, ovvero una zavorra che incatena le emozioni a un passato che non passa, immutato nei principi, tenuto in piedi dal rancore nell’attesa di una rivincita.
- Urlare la legittimità della cacciata degli avversari dai luoghi dove si fa opinione, produce un senso di esclusione. Assomiglia a quel che Gramsci chiamava “cadornismo politico”, la persuasione che una cosa sia giusta perché disposta da chi comanda. E se non viene attuata, la colpa è di chi si oppone.
- Nell’ideologia di Fratelli d’Italia manca un ingrediente cruciale della politica democratica: l’idea che la maggioranza sia l’altra parte dell’opposizione, non la sua negazione. Vincere un’elezione è sentire di avere un limite nella presenza della minoranza.
Si legge a commento delle defenestrazioni in Rai da parte del governo, che si tratta di una politica egemonica. Ma questa lettura non sembra essere appropriata. Semmai si tratta di dominio, una politica di occupazione dettata dal risentimento e dallo spirito di vendetta. Nell’egemonia (come fu definita da Antonio Gramsci) non vi è né risentimento né vendetta. Vi è invece lo svolgimento di un processo etico-politico inclusivo di trasformazione delle idee e condivisione di valori. Il risent



