Antifascismo. In questa parola si trova la radice più limpida della nostra identità, Antonio Scurati non ha potuto pronunciarla ieri sera sulla tv di stato. Risultato: il suo testo, cancellato all’improvviso dalla programmazione di “Che sarà” su Raitre, è rimbalzato ovunque, letto a reti unificate e, per chiudere il caso, perfino Giorgia Meloni è stata costretta a pubblicarlo. Troppa grazia, sarebbe bastato condividerne i contenuti. Chi ha paura dell’antifascismo ha il solo merito di soffiare vi
Censure e intimidazioni: il dovere di resistere all’attacco del potere

21 aprile 2024 • 07:15


