Il ministro della Salute Roberto Speranza teme la terza ondata: «Dai dati è possibile tutto il paese nelle prossime settimane in zona gialla ma dobbiamo evitare di arrivare a gennaio in una situazione complicata». Per quanto riguarda la stagione sciistica, come già anticipato dal premier Giuseppe Conte, ha ribadito che bisognerà trovare un accordo a livello europeo
Nonostante le richieste delle regioni, il governo continua ad essere irremovibile sul coprifuoco. Dovrebbe così restare anche tra le misure del nuovo Dpcm anti Covid-19 atteso per i prossimi giorni. Il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia, e della Salute, Roberto Speranza, lo hanno anticipato ai presidenti di regione in videconferenza questa mattina.
«Evitare gli spostamenti tra regioni e mantenere il limite delle ore 22 per la circolazione sono due punti centrali e imprescindibili del modello di sicurezza che stiamo costruendo insieme» ha detto Boccia, nel corso dell'incontro con regioni, Upi e Comuni. «Difendiamo insieme l’impostazione e evitiamo deroghe perché potrebbero minare la tenuta stessa dell’impianto».
Il ministro della Salute, Speranza, ha detto che le zone resteranno, anche se la situazione epidemiologica è in miglioramento: «Resta divisione del paese in zone, ma c’è un confronto in corso su ponderazione indicatori; dai dati è possibile che tutto il paese nelle prossime settimane sia in zona gialla». Però, ha aggiunto, «dobbiamo evitare di arrivare a gennaio in situazione complicata». Adesso, ha detto: «È dovere di tutti noi evitare la terza ondata e mantenere l'unità tra livelli istituzionali e leale collaborazione che ha caratterizzato gli interventi più delicati di questi mesi».
Per quanto riguarda lo sci, ha confermato quanto anticipato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte nei giorni scorsi: «Sullo sci il confronto è a livello europeo. il problema non è lo sci ma tutte le aggregazioni e i flussi di persone».
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