- Le parole di Giuseppe Conte a metà pomeriggio non escludono niente: «Questo è il tempo della semina del Movimento. Valuteremo sui ballottaggi se ci sono le condizioni per continuare un dialogo. Sicuramente non possiamo convergere col centrodestra».
- Scende nel capoluogo partenopeo Luigi Di Maio, che mette la firma sotto un risultato portato a casa nella sua regione, da sempre generosa con i Cinque stelle.
- Altrove i numeri del Movimento sono una tragedia: prende il 3 per cento a Milano, così come a Bologna, mentre a Torino, dopo cinque anni di governo, i Cinque stelle si fermano sotto il dieci per cento. Virginia Raggi spera fino all’ultimo in un terzo posto.
Le parole di Giuseppe Conte a metà pomeriggio del 4 ottobre non escludono niente: «Questo è il tempo della semina del Movimento. Valuteremo sui ballottaggi se ci sono le condizioni per continuare un dialogo. Sicuramente non possiamo convergere col centrodestra». Nella lingua fumosa dell'avvocato è un passo verso il Pd, se non un apparentamento, almeno una simpatia. È tutto quello che rimane a Conte in queste amministrative: intestarsi il risultato di Gaetano Manfredi a Napoli, dove il Movime



