grandi manovre

Il moderato Lupi con pochi voti s’è preso il centro della scena

Il leader di Noi Moderati, esperto di navigazione in acque difficili, è riuscito a eleggere un po’ di parlamentari grazie ai collegi uninominali. E ora sembra destinato a occupare lo spazio cui ambivano Renzi e Calenda

  • Il leader di Noi Moderati, esperto di navigazione in acque difficili, è riuscito a eleggere un po’ di parlamentari grazie ai collegi uninominali. E ora sembra destinato a occupare lo spazio cui ambivano Renzi e Calenda.
  • Il più classico, cortese, profilo di chi c’è sempre: da moderato. Che quando serve si fa avanti e quando no resta di lato, sapendo che prima o poi la ruota gira e qualsiasi governo ha bisogno di un centrista che abbia uno spiccato spirito di servizio per il governo. 
  • Mercoledì alla Camera rassicurava i cronisti: «Scissioni? Voi le sperate, ma non ci saranno».

Nel Transatlantico della Camera, mentre circola la notizia di un nuovo “audio” filoputiniano di Berlusconi (poi arrivato nel pomeriggio), intorno al presidente Maurizio Lupi si muove quella geometria umana che nei palazzi indica, senza bisogno di conferme esplicite, un indiscutibile movimento di ascesa. O, meglio, di nuova ascesa: perché Lupi ha una storia politica lunga e piena di capitoli, di alti e di bassi. Da democristiano, nel 1993, è stato consigliere comunale a Milano con il sindaco

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