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Il pupillo di Berlusconi che ha costretto Meloni a mettere Crosetto alla Difesa

LaPresse
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Bocciato Urso per vicende legate all’Iran, la premier avrebbe chiesto un nome a Forza Italia. Il prescelto, Matteo Perego di Cremnago, non sarebbe piaciuto al capo dello stato e quel punto non c’è stato altro da fare che spostare il possibile ministro dello Sviluppo. Ora le truppe azzurre guidate da Fascina vogliono ripescarlo come sottosegretario 

  • Meloni aveva immaginato di affidare il ministero della Difesa a Forza Italia, ma Berlusconi le avrebbe proposto un nome inaccettabile dal punto di vista del curriculum. 
  • Così, alla fine, sarebbe scattata l’inversione in extremis tra Aldolfo Urso, bocciato per le sue vicende legate all’Iran, e Guido Crosetto che era destinato al Mise, visto il suo passato recente di lobbista nel settore difesa e di presidente di Aiad.
  • Berlusconi avrebbe proposto a Meloni il nome di Matteo Perego di Cremnago, sponsorizzato dalla compagna Marta Fascina ed ex commissione Difesa, molto amico del figlio Luigi. Un curriculum adatto per fare il responsabile nazionale del dipartimento Difesa di Forza Italia ma difficilmente per un ministero. Ora potrebbe venir ripescato per il sottosegretariato.

Altro che Esteri o Economia, la casella più difficile da riempire per la prima ministra, Giorgia Meloni, è stata quella della Difesa, che ancora minaccia di portare più di un grattacapo per palazzo Chigi.  Alla fine, la croce è finita sulle spalle del fidato Guido Crosetto, nonostante il suo passato recente – raccontato da Domani – di lobbista nel settore difesa e di presidente di Aiad, l’associazione confindustriale che rappresenta le aziende del comparto difesa e aerospazio. Anche per que

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