In tanti hanno voluto esprimere ricordo e condoglianze per la morte di Gianluca Vialli. Il calciatore aveva 58 anni ed era stato malato a lungo.

La politica

Tra i primi è arrivato il messaggio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che sui suoi canali social ha scritto «Non dimenticheremo i tuoi i gol, le tue leggendarie rovesciate, la gioia e l'emozione che hai regalato all'intera nazione in quell'abbraccio con Mancini dopo la vittoria dell'Europeo. Ma non dimenticheremo soprattutto l'uomo».

«Sorrisi, gioie e tanti gol, questo era e resta per tutti noi Gianluca Vialli. Un numero 9 indimenticabile. Ciao campione» ha scritto sui social il presidente del Senato Ignazio La Russa, appassionato tifoso dell’Inter noto per non rinunciare alla lettura della Gazzetta dello Sport del lunedì neanche quando presiede l’aula dallo scranno più alto.

«Capitano della mia Juve campione d'Europa. Ciao Gianluca, riposa in pace» ha scritto poi il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Twitter

Anche il segretario uscente del Pd, Enrico Letta, ha voluto ricordare il calciatore: «Che grande tristezza. È una parte di tutti noi che se ne va oggi. Classe, passione ed eleganza. Come sempre lo abbiamo ammirato».

I ricordi

Non è mancata neanche la vicinanza alla famiglia da parte della prima squadra per cui Vialli ha giocato, la Sampdoria. «Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile, perché gli eroi son tutti giovani e belli e tu, da quell'estate 1984, sei stato il nostro eroe. C'è già chi ti immagina tra Paolo e Vuja, felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto».

Esprime cordoglio in una nota anche la Juventus: «Oggi, 6 gennaio 2023, arriva la notizia che speravamo di non ricevere mai. Ci lascia un campione, anzi, una leggenda, un grande uomo, un pezzo di noi e della nostra storia. Siamo stati con te da sempre, Gianluca: da quando arrivasti nel 1992 e fu amore a prima vista. Eri uno dei primi tasselli di una Juve che sarebbe tornata, proprio con te, in cima all'Europa».

«Credo che Gianluca sia stato questo, sia umile che spavaldo, umile e coraggioso perché lui non si è tirato indietro mai davanti a niente. Ha affrontato la malattia con coraggio. Aveva dentro estro, fantasia, umiltà e tanto coraggio» ha detto invece Adriano Panatta, ex tennista. «È stato un fuoriclasse in campo e fuori come uomo».

Anche il rapper Fedez, che non ha mai nascosto il sostegno che ha ricevuto dall’ex allenatore durante la sua malattia, ha detto la sua. «Faccio questo video perché pur non avendolo mai conosciuto di persona è stata una persona straordinaria, che mi ha dato un aiuto incredibile. Abbiamo subito lo stesso tipo di intervento per due patologie diverse, ma a me non era mai capitato di piangere al telefono con una persona che non conoscevo. Mi ha dato una mano, non dovuta ma incredibile» ha detto nelle sue stories di Instagram. «Mi spiace perché avremmo dovuto vederci e avremmo dovuto farci la foto con la nostra cicatrice».

«Ciao Luca resterai sempre nei miei pensieri e nel mio cuore come un grande e magnifico combattente...Prima sui campi di calcio e poi nella battaglia della vita! La tua coppa Europea è la vittoria del coraggio e della resilienza. Riposa in pace amico ed esempio luminoso» ha scritto invece su Twitter Marco Tardelli.

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