Il disegno di legge di bilancio è l’ultima prova. Manca qualunque trasparenza sull’attività deliberante di coloro i quali detengono il potere di incidere sulla vita di tutti. Non è dato conoscere qual è il testo che entra in Cdm; non si può avere alcuna contezza di ciò che accade; ma si sa che nei giorni successivi si continuano a cercare mediazioni in sedi informali, al di fuori di qualunque regola.
Il grado di trasparenza del processo decisionale del governo è decisamente basso. Il disegno di legge di bilancio lo ha dimostrato ancora una volta. Era stato approvato nel Consiglio dei ministri il 16 ottobre scorso. Subito dopo, in una conferenza stampa, ne erano stati esposti i contenuti. Le bozze circolate nei giorni successivi avevano, tuttavia, mostrato difformità rispetto a quanto annunciato nella conferenza. Ma il ministero dell’Economia aveva comunicato che esse dovevano «ritenersi non



