la denuncia di Medici senza frontiere

Italia e Europa lasciano in Libia tutto com’è mentre violano i diritti umani

  • Mentre l’Italia si prepara a prorogare le missioni in Libia e il Consiglio europeo si limita a rinnovare gli auspici per la stabilizzazione dell’area, Medici senza frontiere ha dovuto sospendere le sue operazioni a Tripoli perché le condizioni umanitarie sono insostenibili.
  • Bertotto (Msf) racconta che nei centri di detenzione libici oggi ci sono circa seimila persone «una delle cifre più alte raggiunte, persone tenute in condizioni di violenza e pericolo». I prigionieri vengono picchiati e ridotti alla fame.
  • Si lavorerà ai corridoi umanitari, ma ci vorrà tempo. Per l’Italia e l’Europa «la priorità numero uno è impedire le partenze e mettere in pratica politiche di esternalizzazione per non fare arrivare i migranti, quella è l’unica linea su cui c’è un accordo» su tutte le altre «l’Europa ha fallito».

Mentre l’Italia si prepara a prorogare le missioni in Libia e il Consiglio europeo si limita a rinnovare gli auspici per la stabilizzazione dell’area, Medici senza frontiere ha dovuto sospendere le sue operazioni Tripoli perché ormai le condizioni umanitarie sono insostenibili. «Vogliono rendere più digeribile la collaborazione con la Guardia costiera libica che intercetta i migranti e li porta nei centri di detenzione, dove le condizioni sono disumane» dice Marco Bertotto, responsabile Affari

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