La ministra del Turismo Daniela Santanchè per ora non deve temere per la sua poltrona. In linea con le attese la mozione di sfiducia individuale depositata dal Movimento 5 stelle è stata respinta. Il testo è naufragato con con 213 no e 121 sì. Contro la sfiducia si è espresso anche il gruppo Iv.

Durante il dibattito, Fratelli d’Italia aveva parlato di «faziosità» contro la ministra. «Io non chiedo l'informativa di qualche ministro per quanto sta accadendo nella Regione Puglia, né chiedo le dimissioni del presidente della Regione». Io «mi limito a una riflessione" sul tema della sfiducia alla ministra Daniela Santanchè: "non vero che la mozione pone problemi di ordine politico, è scritta interamente sotto il profilo giuridico, anzi sotto il profilo di una mancata conoscenza giuridica» ha detto il capogruppo di FdI Tommaso Foti in dichiarazione di voto sulla mozione di sfiducia a Daniela Santanchè.

Il capogruppo di FdI ha, poi, parlato della «faziosità» della mozione del M5s. «I fatti di cui oggi si parla e di cui parla la mozione non hanno nulla a che fare con la posizione di ministro lo dimostra un fatto inequivocabile: la Procura competente è e rimarrà quella di Milano».

Le opposizioni

Per il Pd è intervenuta la capogruppo Chiara Braga: «Nel luglio scorso la ministra davanti al Senato tentò di dimostrare di essere vittima di una persecuzione politica, di una campagna stampa e di un uso distorto e manipolato della magistratura, negando un coinvolgimento personale, attribuendo errori a soci e terze persone, banalizzando l'accaduto e soprattutto descrivendosi come vittima di un'assurda macchinazione».

«Dopo 8 mesi – ha aggiunto - quelle accuse sono ancora tutte lì e dove la magistratura ha già indagato, le accuse si sono fatte più circostanziali e precise come sull'utilizzo della cassa Covid, il mancato pagamento del TFR ai lavoratori e alle lavoratrici, i contenziosi con il fisco».

Ma «noi oggi non siamo qui a giudicare una persona che potrebbe essere rinviata a giudizio per truffa aggravata ai danni dello Stato. Noi siamo qui per impedire che le istituzioni siano coinvolte in un processo che vede un ministro accusato di aver sottratto denaro pubblico in una fase difficile per il paese, Cosa può esserci di più grave, di più deprecabile da parte di una donna che ricopre un incarico pubblico?»

«Vedere un governo che tace davanti al fatto che il compagno della ministra e la moglie della seconda carica dello Stato facciano un guadagno di un milione dalla vendita di una casa nel giro di un'ora è una cosa che fa accapponare la pelle. State difendendo Santanché da un'accusa intollerabile: avere usato i ristori per il Covid in maniera impropria sottraendoli a chi ne aveva davvero bisogno» ha aggiunto il capogruppo M5s Francesco Silvestri. 

Per Roberto Giachetti di Italia viva, invece, «quella davanti a cui ci troviamo oggi è una mozione il cui contenuto è totalmente costruito su delle inchieste giornalistiche, nemmeno giudiziarie».

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