Alla Camera regna la confusione e viene cambiato il calendario per garantire un voto serale alla mozione contro il leader della Lega. La ministra del Turismo sarà difesa, ma si spinge a convincerla alle dimissioni
Fare presto, fare tutto lontano dai riflettori. E chiudere la vicenda prima possibile, sterilizzando l’attacco delle opposizioni. Fino ad arrivare a un’inversione dell’ordine dei lavori dell’aula della Camera. Nel gran caos parlamentare si è capito che sulle mozioni di sfiducia ai ministri Matteo Salvini e Daniela Santanchè, la destra ha scelto una strategia precisa: nascondere ogni affanno, provare a occultare i problemi. Mentre i diretti interessati hanno evitato di farsi vedere. Derubricando



