- Se non ci angosciamo per le sorti della nostra democrazia costituzionale, non è per quel che Meloni dice di non essere, ma solo perché quelli come lei sono al momento una minoranza a livello internazionale.
- Le parole non sono “prove”. Perché allora considerare le parole di abiura al fascismo e non quelle gridate in Andalusia?
- Il fascismo non è solo un regime storico, è un’ideologia. Le sbandierate politiche meloniane sulla famiglia e le mamme, il silenzio totale sul lavoro precario e sottopagato, l’odio per i diversi e la flat tax che scaricherebbe il peso sui meno abbienti sono figlie di un’impostazione ideologica.
Le persone cambiano. Quel che eravamo a vent’anni e quel che siamo oggi sembrano fotogrammi di due persone diverse. Ma vi è una linea che unisce la nostra storia, cosicché siamo riconosciute dagli altri e da noi stesse sempre. Questo vale anche per Gorgia Meloni e la sua tradizione neofascista. In questi giorni giornalisti e studiosi cercano di rassicurare il mondo (straniero, prima di tutto) che la leader di Fratelli d’Italia se andrà a palazzo Chigi non cambierà la tappezzeria installando



