Il governo ha provato a sbloccare la situazione. Dopo la relazione del presidente deI Consiglio in vista del prossimo Dpcm con le nuove misure restrittive, la Camera ha votato le risoluzioni sul testo presentate dalla maggioranza e dall’opposizione, e su quattro punti della risoluzione di opposizione il governo ha deciso di dare il via libera. Nessuno di questi però riguarda le chiusure.

I quattro impegni per il governo proposti dall’opposizione fanno parte della risoluzione del centrodestra di 22 complessivi presentata dai capigruppo Riccardo Molinari (Lega) , Mariastella Gelmini (Fi), Francesco Lollobrigida (FdI) e Maurizio Lupi (gruppo Misto, Noi con l’Italia –Udc). I punti, approvati con il voto della maggioranza, riguardano le esigenze dei pazienti non Covid-19 (e, tra questi, dei pazienti cronici e dei pazienti oncologici), i caregiver, interventi mirati e appropriati alle diverse fragilità e la sicurezza delle scuole, dall’applicazione dei termoscanner all’ingresso delle strutture scolastiche agli interventi straordinari di edilizia scolastica per adeguare gli ambienti di apprendimento alle disposizioni di sicurezza.

Nulla insomma che abbia a che fare direttamente il cuore del decreto in preparazione, ovvero le nuove misure per arginare il contagio.

Per il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, però è un segnale significativo: «Importanti segnali di collaborazione alla camera – ha scritto su twitter -. Bene questa prima convergenza politica che da tempo auspichiamo». La lotta al Covid, ha scritto ancora facendo eco al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, «si vincerà insieme, dalla stessa parte. Possiamo salvare l’Italia e il suo futuro se saremo capaci di resistere, combattere e agire uniti».

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