- Nell’infruttuosa dialettica sulla riforma fiscale, tra Lega, Forza Italia e il resto della maggioranza, le vittime sono state un microfono, un fascicolo e la campanella del presidente Luigi Marattin lanciati a terra in commissione Finanze.
- La materia del contendere è stata l’esenzione dall’Imu. La Lega ha presentato un emendamento che, se votato, avrebbe rischiato di mandare sotto la maggioranza.
- Mario Draghi, prima delle votazioni, aveva detto che l’opposizione della Lega «era prevista». Salvini in mattinata ha organizzato un vertice della Lega con i responsabili economici del partito, Letta (Pd) difende il governo, Conte si è detto preoccupato dall’atteggiamento del centrodestra. La settimana prossima ci saranno incontri a Palazzo Chigi.
C’è la guerra, ma la guerra del fisco. I partiti della maggioranza litigano, si accapigliano, urlano e si dividono sulla riforma in esame in parlamento. Un tale caos che l’iter della delega fiscale si è fermato, dovrà pensarci il premier Mario Draghi a rimettere insieme i pezzi, ennesimo scivolone che mette alla prova il governo in un momento delicatissimo sul piano internazionale e interno. Ma che ci sia una guerra alle porte d’Europa pare non importi ai partiti italiani. Claudio Borghi, dep



