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La sim, il cellulare e l’immunità: la strada senza uscita di La Russa

  • L’immunità parlamentare nasce dall’esigenza di garantire a deputati e senatori di poter svolgere il proprio mandato. Ma la sim usata da un ragazzo, se pur indirettamente fa capo al padre senatore, può essere sottratta all’esame della magistratura, salvo autorizzazione del Senato?
  • La Russa si trova in una sorta di cul-de-sac. Se attestasse che la sim era usata solo dal figlio, ciò indurrebbe a chiedersi perché la sim di un ragazzo fosse intestata a una società legata allo studio legale ove lavora il padre. Chi volesse pensare male potrebbe sospettare che l’intestazione formale sia forse avvenuta a fini di sgravio fiscale.
  • Se La Russa continuasse a tacere, confermando che quella scheda telefonica è di sua pertinenza, indurrebbe a chiedersi perché la sim fosse nelle mani di un ragazzo e non sia stata custodita dal padre, senatore, come necessario.

La vicenda del presunto stupro in cui sarebbe coinvolto Leonardo Apache La Russa sta facendo emergere interessanti questioni di diritto. Una di queste riguarda lo status del padre, il senatore Ignazio La Russa, e l’immunità parlamentare. Immunità che sta comportando alcune cautele nello svolgimento dell’indagine, nonostante essa riguardi il ragazzo, e non il padre. È stato sequestrato il cellulare del giovane La Russa, ma non la scheda telefonica. Quest’ultima risulterebbe intestata a una soc

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