La risposta ad Emanuele trevi e walter siti

La sinistra non perde per eccesso di cultura, ma per mancanza di visione

Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 06-10-2022 Roma (Italia) Politica - Partito Democratico, Direzione Nazionale - Nella foto: il segretario PD Enrico Letta durante la riunione della direzione nazionale PD 1O-06-2022 Rome (Italy) Politics - Democratic Party, National Direction - In the photo: PD secretary Enrico Letta during the meeting of the PD national management
Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 06-10-2022 Roma (Italia) Politica - Partito Democratico, Direzione Nazionale - Nella foto: il segretario PD Enrico Letta durante la riunione della direzione nazionale PD 1O-06-2022 Rome (Italy) Politics - Democratic Party, National Direction - In the photo: PD secretary Enrico Letta during the meeting of the PD national management
  • Due scrittori come Emanuele Trevi e Walter Siti hanno sostenuto la tesi “culturalista” secondo cui l’errore del fronte progressista, che gli fa perdere consensi tra la classe lavoratrice, risiede nel linguaggio: la sinistra ha smesso di farsi capire «dalle persone semplici».
  • Uno dei difetti di questa lettura è la rappresentazione astratta della “classe operaia” o del “popolo” o della “gente semplice” come capace solo di intendere il proprio interesse materiale, e incapace di vedere questo interesse intrecciato a ideali o obiettivi più ampi.
  • La via d’uscita non può essere solo «màgnate ‘sta spigola», come suggerisce la storia di Siti, ovvero una versione contemporanea dell’andare al popolo per ritrovare la semplicità, i valori, i gusti di persone che si presumono non raggiunte dalle parole del progresso.

Per continuare a leggere questo articolo