Il leader del sindacato si sente al centro di un «attacco politico. Mai successo». Con l’esecutivo incontri «inutili». Poi denuncia i numeri del fallimento dell’esecutivo e annuncia il ricorso contro il nuovo Cnel che fa dimagrire la rappresentanza dei sindacati confederali
La maggioranza «decide di fare un’interpellanza e dice di dover vigilare sulla Cgil. È un fatto gravissimo, non è mai successo nella storia del nostro Paese». È un Maurizio Landini ad alzo zero quello che ieri nel primo pomeriggio ha chiamato i cronisti alla sede nazionale della Cgil per dire quello di cui si è convinto: c’è un «attacco politico» contro la Cgil. Nell’impennata di decibel c’è, senza dubbio, l’intenzione di far crescere la mobilitazione in vista della manifestazione del 7 ottobre



