Italia

Lega e M5s usano le parole di Draghi per smarcarsi dal governo

LaPresse
LaPresse
  • Più dell’intervento di Zelensky a colpire i parlamentari è stato il discorso del presidente del Consiglio: soprattutto i passaggi sull’affiancamento dell’Ucraina nel percorso di avvicinamento all’Ue e l’apertura a fornire ulteriori aiuti, anche militari all’Ucraina sono stati problematici per Lega e M5s.
  • La proposta di Draghi sull’Ucraina nell’Ue al Carroccio è sembrata una provocazione inutile, mentre le armi per Salvini «non sono la soluzione». 
  • In difficoltà anche il M5s, che al Senato vuole far pesare la sua contrarietà all’aumento della spesa militare di Conte e cerca di smarcarsi dalla linea di Draghi.

Più che Zelensky ha potuto Draghi. Ad alzare il ritmo del dibattito tra i parlamentari dopo l’intervento del presidente ucraino alla Camera è stato paradossalmente più il discorso del presidente del Consiglio che quello di Zelensky. Le parole del capo di stato ucraino hanno ricevuto consenso pressoché universale da chi era in aula, visto che chi era critico aveva già annunciato con largo anticipo di non voler partecipare. Soprattutto la Lega ha voluto sottolineare per bocca di Matteo Salvini ch

Per continuare a leggere questo articolo