- Due mesi fa Letta attaccava la leader per i vertici con i «neo franchisti» di Vox, ora dialoga ad Atreju e le propone un confronto sul Quirinale. Ma il primo a legittimarla è stato il premier.
- Letta è salito sul palco di Atreju, la festa dei giovani di FdI in corso di svolgimento a Roma, dove è stato introdotto dalla stessa leader, come «un antesignano di questa festa».
- Meloni ha capito che tutti, da Draghi a Letta, passando per Conte e forse financo Silvio Berlusconi, hanno bisogno di lei per mettere in difficoltà Salvini
«Oggi Meloni non è che parlava da un posto qualunque, ma dal congresso di Vox, il partito neofranchista, il partito che vuole rilegittimare il regime franchista in Spagna. Meloni era lì ed era l’ospite d’onore del congresso». Sono trascorsi due mesi dal 10 ottobre. Ma a rileggerle oggi, quelle frasi del segretario del Pd Enrico Letta, quel suo modo di mostrare, senza denunciare apertamente, l’assenza di gradi di separazione tra Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia, neo franchisti e neo fascisti



