La comunicazione al consiglio dei ministri della presidente Giorgia Meloni: «Manderò oggi stesso il nome alla presidente von der Leyen». Un documento di maggioranza celebra la ritrovata sintonia dopo un mese di distinguo. Ma la Lega fa circolare un testo diverso ed esplode il caso Ucraina
(in aggiornamento)
L’Italia indica Raffaele Fitto come commissario europeo nella nuova commissione presieduta da Ursula von der Leyen. «Ho ricevuto la lettera della presidente della commissione europea von der Leyen con la quale si chiede al governo la designazione della proposta di candidato italiano al ruolo di commissario europeo. Si tratta di una scelta delicata e molto importante per noi e per l’Italia. La nostra scelta ricade su una persona che ha una grandissima esperienza e che ha saputo governare le deleghe che gli sono state affidate in questo governo con ottimi risultati: il ministro Raffaele Fitto».
Con queste parole la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante il Consiglio dei ministri ha comunicato la sua decisione. «Oggi stesso – ha detto la premier – comunicherò alla presidente von der Leyen il nome e chiedo a tutti di rivolgere un applauso e un grande in bocca al lupo a Raffaele, che avrà davanti un compito estremamente complesso e allo stesso entusiasmante».
Fitto – 55 anni, di Magli in provincia di Lecce – è deputato di Fdi, prima dell'incarico come ministro degli Affari europei nel governo Meloni è stato presidente della Regione Puglia dal 2000 al 2005, ministro per le Regioni nei governi Berlusconi dal 2008 al 2011. Eletto eurodeputato una prima volta nel 1999 (si dimette l’anno successivo per la presidenza della Puglia a cui si ricandiderà per due volte contro Vendola nel 2005 ed Emiliano nel 2020); deputato nel 2006 sempre tra le file di Forza Italia, nel 2014 viene rieletto all’europarlamento passando l’anno successivo dai popolari a Ecr dopo la rottura con i berlusconiani, fondando un movimento che nel 2018 si federa con Fratelli d’Italia.
Il caso Ucraina
Era il giorno della concordia ritrovata dopo un mese di posizionamenti e distinguo all’interno della maggioranza. FdI, Fi e Lega in una nota parlano di «rinnovato patto di coalizione, garanzia di efficacia e concretezza dell'azione di governo. Un bilancio positivo sostenuto da dati macroeconomici incoraggianti, a partire dal buon andamento della crescita dell'occupazione. È stata ribadita l'unità della coalizione e sono determinati a continuare il lavoro avviato per tutta la legislatura, portando a compimento le riforme messe in cantiere e attuando il programma votato dai cittadini».
Tuttavia si consuma un piccolo incidente quando si parla di esteri. «Condivisione sulla crisi in Medio Oriente e sulla posizione del governo italiano relativamente alla guerra in Ucraina». È la versione corretta della nota congiunta del centrodestra, che è però diversa da un primo testo diffuso per errore dalla Lega. Lo staff del partito di via Bellerio ha poi inviato nuovamente la formulazione corretta in cui non compare la frase «con appoggio a Kiev ma contrari a ogni ipotesi di interventi militari fuori dai confini ucraini» che completava (nella prima versione trasmessa appunto per sbaglio) la parte sull'Ucraina. Lo staff della Lega spiega di aver diffuso «per la fretta una versione del comunicato che poi è stata modificata».
«Non era una modifica di contenuto», spiega la Lega. E invece lo è eccome, nelle settimane dell’offensiva ucraina a Kursk e sul dibattito sull’uso delle armi occidentali in territorio russo.
Le nuove regole di bilancio
In Consiglio dei ministri, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha illustrato le nuove procedure di bilancio, compreso il Piano strutturale di medio termine. Il Piano, introdotto dalla riforma del Patto di stabilità dovrà essere presentato a Bruxelles entro il 20 settembre e ha come obiettivi prioritari la definizione del percorso della spesa netta aggregata, di riforme e investimenti da realizzare in un determinato periodo. Resta la disciplina relativa al Documento programmatico di bilancio, che andrà presentato all’Europa entro il 15 ottobre di ogni anno e conterrà gli aggiornamenti delle previsioni macroeconomiche e di finanza pubblica. In attesa di aggiornare la normativa contabile nazionale, la definizione e approvazione del Disegno di legge di bilancio 2025 seguirà le procedure attuali.
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