Italia

L’ultimo viaggio. Il difficile ritorno a casa dei morti della strage di Cutro

foto d'urso
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  • È costato 8mila euro il viaggio che ha condotto almeno 73 persone a morire in mare mentre cercavano di raggiungere le coste della Calabria, e può costare 5mila euro il ritorno dei corpi dall’Italia al luogo da cui fuggivano.
  • La maggior parte delle vittime restituite dai flutti proveniva dall’Afghanistan. Ma ci sono anche iraniani, pachistani, palestinesi, siriani e somali. Le famiglie sono venute a piangere i loro cari e a cercare di riportarli con sé o nei paesi d’origine.
  • Jalal Moujane, dell’agenzia funebre Albakii Roma, conferma che la sua è una delle società coinvolte dalle famiglie, e spiega: «Possiamo dare solo la cifra indicativa di 5mila euro. In realtà dipenderà tutto dai biglietti, ma non è facile trovare i voli fino a Kabul».

È costato 8mila euro il viaggio che ha condotto almeno 73 persone a morire in mare mentre cercavano di raggiungere le coste di Steccato di Cutro dalla Turchia. Può costare 5mila euro il ritorno dei corpi dall’Italia al luogo da cui fuggivano, secondo le agenzie funebri che dovranno occuparsene. L’ultima vittima ritrovata è stata un bambino che potrebbe avere cinque anni. Ramzi Labidi di Sabir, l’associazione di Crotone che opera con i migranti, ha visto il dolore delle famiglie che aspettano

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