L’approvazione della manovra economica è in ritardo e maggioranza e opposizione hanno lavorato tutta la notte in commissione Bilancio della Camera, dove si trova il testo. Undici ore di riunione per accordarsi alle modifiche alla legge. Ma nessun intervento è stato approvato. Si attendono oggi gli emendamenti dei relatori. Il governo sembra intenzionato a porre la questione di fiducia per accelerare l’approvazione. 

Tra le modifiche ormai sicure c’è l’abolizione al tetto minimo per l’obbligo di utilizzo del Pos da parte dei commercianti, una decisione che rappresenta una netta marcia indietro da parte del governo.

Nel frattempo, la conferenza dei capigruppo ha deciso che il testo della legge con le modifiche che saranno raggiunte in commissione arriverà in aula alla Camera domani, mercoledì. Le prime votazioni dovrebbero iniziare non prima delle 16 e l’approvazione finale dovrebbe arrivare tra giovedì e venerdì.

Una volta approvata dalla Camera, la manovra dovrà passare al Senato per l’approvazione definitiva. Se questi passaggi non dovessero riuscire entro il 31 dicembre, il governo si troverà per la prima volta in oltre 30 anni in condizione di esercizio provvisorio, cioè ad operare senza una legge di bilancio.

«Chi evoca l’esercizio provvisorio, cerca l’esercizio provvisorio. Per quanto ci riguarda andiamo avanti e mi sento di garantire che ci sarà la legge di Bilancio nei tempi previsti», ha detto ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

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