Monte cavallo

Mario Draghi si candida ed è già febbre da Monte Cavallo

  • La conferenza stampa del premier apre ufficilamente la corsa al Colle. Si presenta come “un nonno al servizio delle istituzioni”. E al governo? Ci può andare chiunque se regge la stessa maggioranza, dice.
  • Gelo nei partiti, aperta ostilità di Silvio Berlusconi, che si sente in pista. Scettici i commentatori ma è difficile che il Paese possa fare a meno di un garante verso l’Europa e i mercati. 
  • Euforia sui giornali che si scatenano nel toto nomi: il Corriere della Sera elenca 18 possibili candidati. Matteo Renzi invita a non pensarci. La data della prima votazione slitta al 24 gennaio. Fra un mese.  

Per noi appassionati di corse al Quirinale, sensibili alla febbre da Monte Cavallo, ci vorrebbe una conferenza stampa di Mario Draghi al giorno. Quella di ieri poi ha eccitato davvero gli animi. La mossa ha spiazzato i partiti e preoccupato i leader, in particolare Silvio Berlusconi. L’aspetto ironico è che per settimane i vari Enrico Letta, Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Matteo Renzi hanno continuato a ripetere: Draghi deve dire che cosa vuole fare. E ora che l’ha detto, non sembrano per n

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