- «Un pactum sceleris» tra Gianluca Pini, un tempo vicinissimo al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ed ex parlamentare leghista, e l’ex direttore generale dell’Agenzia delle dogane Marcello Minenna, oggi assessore in Calabria.
- Il grillino avrebbe favorito gli affari del leghista Pini in cambio di entrature politiche. Il gip: «Personalità criminale». Il dirigente si interfaccia con Luciano D’Alfonso del Pd per capire come difendersi da un’altra indagine penale
- «È emerso che l’indagato Pini conversa con persone che nel corso delle indagini risultavano svolgere l'incarico di parlamentari della Repubblica italiana, come l’onorevole Giancarlo Giorgetti, l’onorevole Jacopo Morrone e altri ancora». Dal Mef ricordano a Domani che i rapporti tra Pini e il ministro dell’Economia si sono però interrotti da tempo.
«Un pactum sceleris» tra Gianluca Pini, un tempo vicinissimo al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ed ex parlamentare leghista, e l’ex direttore generale dell’Agenzia delle dogane Marcello Minenna, oggi assessore in Calabria. Questa l’ipotesi dei pm di Forlì che ha portato alla richiesta di arresto dei due uomini con l’accusa di corruzione per l’importazione di mascherine durante il Covid-19. Pini, si legge nell’ordinanza del tribunale di Forlì, prometteva a Minenna di accreditarlo al



