Vaccinarsi è un dovere morale e civico, lo ha ripetuto ancora una volta il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha aggiunto un tassello mentre si dibatte di obbligo vaccinale o no. Non è entrato nel merito, ma ha spiegato che non vaccinarsi non è una libertà e ha condannato le manifestazioni violente dei novax.

«Ciascuno – ha detto in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’università di Pavia – deve avvertire il senso di responsabilità comune. Non si invochi la libertà per sottrarsi alla vaccinazione, perché quell’invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui».

Nel corso della pandemia, il presidente si è espresso più volte sui vaccini, da ultimo nell’ambito del meeting di Comunione e liberazione di Rimini. Già allora aveva detto che la «responsabilità comincia da noi».

Mattarella ha aggiunto: «Chi pretende di non vaccinarsi, naturalmente con l’eccezione di coloro che non possono farlo per motivi di salute, e comunque di svolgere vita normale, frequentando luoghi condivisi, di lavoro, di intrattenimento, di svago, in realtà, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunziare a prospettive di normalità di vita».

Contro i no vax

Il presidente, ha poi citato Raffaele Bruno, direttore della Clinica universitaria di Malattie Infettive del Policlinico universitario San Matteo: «Il professor Bruno ha fatto riferimento alla salute come bene pubblico. Vorrei riprendere questa opportuna considerazione, che richiama alla responsabilità sociale e richiama in questo momento e in questo periodo al dovere morale e civico della vaccinazione». Secondo il capo dello stato, il vaccino «è lo strumento che con grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus e che sta consentendo di superare le conseguenze economiche e sociali».

Quindi ha fatto riferimento alle manifestazioni dei no green pass e dei no vax: «Non posso non dire una parola sui fenomeni e sulle espressioni di violenza, di minacce che affiorano in questo periodo contro medici, contro scienziati, contro giornalisti, contro persone delle istituzioni. Sono fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza».

Non solo, per Mattarella vanno sanzionati: «La violenza e la minaccia di violenza va anche sanzionata con doveroso rigore, per tutelare coloro che - la stragrande maggioranza dei nostri concittadini – ha adottato comportamenti responsabili, avvertendo il comune dovere di solidarietà» .

Gli atenei, ha sottolineato, riprendono in presenza, le scuole riaprono, «e contiamo che riaprano in regolare condizione». Così «l’economia è ripartita», ha proseguito Mattarella. «Oggi il governo ha fatto presente che i dati della ripresa economica sono di straordinario carattere positivo» ha detto facendo riferimento al discorso del ministro dell’Economia Daniele Franco al Forum Ambrosetti di Cernobbio. «Tutto questo è stato possibile, tutto questo è possibile e sarà sempre più sviluppato perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con comportamenti di prudenza che non contrastano con la normalità della vita». Ha concluso con una nota positiva: «Questo è quello che fa la stragrande maggioranza dei nostri concittadini».

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