- È strano che una persona avvertita sostenga che in democrazia non si deve sollevare il problema di chi deve guidare le istituzioni. Solo nei regimi autoritari o in quelli monarchici non si discute di successione.
- Il parlamento è debole, serve un confronto aperto, il prossimo presidente deve tutelare Costituzione in era di trasformazioni. Sarebbe giusto cercare nell’area che meno è stata legata alla degenerazione della vita democratica: fra le donne.
- Draghi è più interessato a conservare, con equilibrio e con senso di umanità e solidarietà. Ma per riforme che incidano serve la lotta agli equilibri consolidati.
Nell’ultima conferenza stampa di Mario Draghi, quando gli è stata posta la domanda sulla sua candidatura al Quirinale avanzata da Matteo Salvini, la risposta è stata stizzita. Il presidente del Consiglio ha detto che la questione era impropria, che dell’elezione del presidente della Repubblica non si deve parlare perché l’unico che ha diritto a parlarne è l’attuale presidente. È strano che una persona avvertita culturalmente, per esperienze istituzionali nazionali e internazionali, sostenga



