- Da Bratislava, il presidente lancia un avvertimento sui rischi del «virus nazionalista».
- Ma i rapporti con Meloni restano di collaborazione: anzi, quasi di guida.
- Ma le Europee possono cambiare tutto, sopratutto se Meloni perderà terreno rispetto agli alleati.
«L’esasperazione del nazionalismo è un virus insidioso». Con queste parole, pronunciate accanto alla nuova presidente europeista della Slovacchia, Zuzana Čaputová, Sergio Mattarella ha concluso la sua visita di cinque giorni nell’Europa dell’est. Un viaggio denso di significati politici, che lo ha portato ad Auschwitz, dove ha condannato i «regimi fascisti» che «consegnarono i propri cittadini ai carnefici», e a Varsavia, dove ha criticato le «norme preistoriche» dell’Europa in materia di im



