il caso di Maysoon Majidi / l’intervista

In fuga dal regime iraniano, processata in Italia. Il padre: «Non è una scafista»

Il genitore dell’attivista detenuta in Calabria ha dovuto vendere tutto. Così ha pagato il viaggio ai figli in fuga dalle minacce dei pasdaran

Maysoon Majidi e il fratello Rajan sono stati minacciati, picchiati, hanno subito pressioni dal regime iraniano e, per questo, racconta il padre Ismael, hanno deciso di fuggire da casa loro, «non si sentivano più al sicuro». Ma la figlia, Maysoon, attivista curdo-iraniana per i diritti umani e i diritti delle donne, laureata in regia teatrale, arrivata in Italia dopo una traversata di quattro giorni dalla Turchia, è stata arrestata, con l’accusa di aver aiutato il capitano dell’imbarcazione. Vol

Per continuare a leggere questo articolo