- La premier da Berlino non risponde alla domanda sul comportamento dei suoi: «Oggi c’è una minaccia reale. Vorrei richiamare tutti alla responsabilità».
- Alla camera nominato il Giurì che valuterà le accuse di Giovanni Donzelli ai parlamentari del Pd: il presidente è il grillino Costa, ma la destra maggioranza.
- Dal sottosegretario di Fdi nessun passo indietro, anzi nuove e più gravi accuse ai dem: in carcere «hanno fatto un inchino» a Cospito e ai boss. Letta: è un linciaggio. Ma è così che la destra vuole trattare l’opposizione.
«In Italia abbiamo un problema che molti stanno sottovalutando. Lo Stato italiano», stavolta Giorgia Meloni usa la parola “stato” anziché «nazione» con cui ostenta la sua fede nazionalista, «è oggetto degli attacchi degli anarchici con l’obiettivo di rimuovere il carcere duro, obiettivo a cui punta la mafia. Le minacce ai politici e allo Stato stanno aumentando», «Dobbiamo trovare il modo per non dividerci. Oggi c’è una minaccia reale. Vorrei richiamare tutti alla responsabilità». A Berlino,



