Italia

Nomine ad hoc e decreto “frattaglie”, così il governo snobba Mattarella

  • Solo pochi giorni fa il capo dello Stato aveva chiesto una maggiore attenzione sull’iter delle leggi parlando ai presidenti delle Camere. Era un messaggio per Giorgia Meloni e il suo governo: evitare l’abuso della decretazione d’urgenza i maxi contenitori
  • Il decreto Pa sintetizza invece la strategia di Palazzo Chigi e dà una risposta al monito di Mattarella: grazie per i suggerimenti, ma il nostro modus operandi non cambia
  • L’emendamento per limitare il peso della Corte dei conti nel percorso del Pnrr è il caso più clamoroso di prova muscolare, ma non isolato. Lo testimonia il tentato blitz sulla riforma del ministero della Difesa.

Ascoltare le parole di Sergio Mattarella? Sì, certo. Ma solo per cortesia, perché nei fatti tutto resta come prima, con il governo che esercita il proprio strapotere sbeffeggiando il parlamento. Senza accogliere l’invito del Quirinale, proseguendo l’opera di una riforma istituzionale strisciante, non scritta. Il decreto Pa sintetizza le idee di Palazzo Chigi e dà una risposta concreta al monito del presidente della Repubblica: grazie per i suggerimenti, ma il modus operandi resta lo stesso.

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