- Non è edificante e ancor meno educativo il duello per le nomine dei futuri vertici di Guardia di finanza e polizia di stato.
- I cittadini hanno compreso che il vincitore potrebbe non essere il più bravo o meritevole, ma quello la cui sponda politica è prevalsa su altre fazioni pretendenti.
- Certi incarichi dovrebbero prescindere dalle logiche dettate dal “manuale Cencelli”, dalla ripartizione millesimale che con il bilancino viene verificata in ragione di quel che spetta a ciascuna compagine a ogni ribaltamento post elettorale.
Non so cosa pensi la gente, ma è certo che non se ne ricorderà quando (e se) tornerà a votare. È altrettanto evidente che non è edificante e ancor meno educativo il duello per le nomine dei futuri vertici di Guardia di finanza e polizia di stato. Il quisque de populo ha compreso che il vincitore potrebbe non essere il più bravo o meritevole, ma quello la cui sponda politica è prevalsa su altre fazioni pretendenti. A dispetto del “merito” (che ha addirittura avuto un dicastero a formalizzarne



