- Mentre i combattimenti proseguono a singhiozzo e l’esercito sembra accettare la mediazione della regionale Igad, l’Onu ridispiega la sua presenza nel paese ma non se ne va.
- Si parla molto della Russia sui media occidentali e alcuni sostengono che la Wagner sia dietro una delle parti combattenti, quella di Dagalo Hemedti, comandante delle Rapid support forces (Rsf).
- A creare ulteriore inquietudine è la notizia che il laboratorio nazionale di salute pubblica sia stato occupato da non meglio identificati uomini armati: l’Oms lancia un allarme di rischio biologico se il materiale delicato conservato (come la polio, il colera o il morbillo) fosse disperso nell’ambiente.
Mentre i combattimenti proseguono a singhiozzo e l’esercito sembra accettare la mediazione della regionale Igad, l’Onu ridispiega la sua presenza nel paese ma non se ne va. Volker Perthes, capo della missione delle Nazioni Unite in Sudan (Unitams), rimane nella capitale nonostante la guerra. Un piccolo numero di funzionari rimarrà a Khartoum assieme al rappresentante speciale che è in Sudan dal 2021 ed è stato il direttore del Istituto tedesco per gli affari internazionali e di sicurezza (Swp).



