- Il segretario favorevole all’ingresso del M5s nel gruppo dei Socialisti e democratici. Tinagli e Pisapia lo criticano e lui aggiusta la linea: «Ci si confronta, nulla è ancora deciso. Ma è un’evoluzione positiva».
- «No accelerazioni no improvvisazioni», sintetizza la vicesegretaria, la cosa è stata «comunicata male, non facciamo altri pasticci». Calenda lascia il gruppo.
- «Impensabile» per Letta perdere la cruciale postazione di Sassoli alla vicepresidenza, la seconda carica dell’Unione, visto che al vertice della Commissione c’è la popolare von der Leyen e alla presidenza del Consiglio europeo il liberale Michel.
Mercoledì sera, alla riunione della delegazione Pd al parlamento europeo, persino la vicesegretaria Irene Tinagli si era espressa contro l’ingresso della delegazione dei Cinque stelle nel gruppo dei Socialisti e democratici. Nella sostanza, almeno. Nella forma in molti, come lei, avevano espresso «dubbi», «cautele», «perplessità». La più esplicita era stata Simona Bonafé, ma in suo soccorso era arrivato anche Giuliano Pisapia, critico sulla cultura giustizialista di M5s e poi incline «allo st



