Oltre un milione di euro in due anni. Sarebbe questa la cifra negoziata da Pino Insegno con la Rai, secondo diverse fonti che conoscono i dettagli della trattativa. Si tratta comunque di una cifra «al di sotto del compenso di Amadeus», come dice l’agente di Insegno, Diego Righini, che comunque non smentisce i numeri.

Lo stipendio del doppiatore, amico storico della presidente del Consiglio Giorgia Meloni sbarcato in Rai al timone del Mercante in fiera, sarebbe un contratto capestro che copre i due anni in cui sarebbero dovute andare in onda le trasmissioni immaginate dai vertici di viale Mazzini per Insegno. 

L’uomo di spettacolo, passato in Rai anche in altre stagioni, ogni volta con risultati non straordinari, ha sempre ribadito di essere arrivato al servizio pubblico grazie ai suoi meriti e non per il suo rapporto con la premier.

Restano però nella storia della satira social le sue introduzioni di Meloni sui palchi delle campagne elettorali ispirate al Signore degli anelli, testo di riferimento della destra in generale e della premier in particolare. 

Dopo la fine della stagione del Mercante, a gennaio era previsto che Insegno prendesse il timone de L’Eredità, ma gli ascolti asfittici, non risollevati neanche da espedienti come la produzione di alcune puntate con ospiti famosi oppure la suddivisione del programma in diverse tranche per ingannare le rilevazioni Auditel, hanno fatto cambiare idea ai vertici aziendali.

Il gioiellino della casa di produzione Banijay che deve far da traino al Tg1 era troppo prezioso per mettere a rischio gli ascolti come era successo su Raidue, con conseguenti pesanti proteste della redazione del Tg2. 

Il destino di Insegno

Dopo la diffusione della notizia, il manager di Insegno si è confrontato con il direttore del day time Angelo Mellone. Righini poco prima dell’incontro aveva annunciato di voler comunque ottenere un altro incarico di peso per il suo cliente, che a dire del manager non può finire in panchina.

Per il momento, l’ipotesi più probabile sembra che Insegno potrebbe doversi accontentare di un programma su Radiorai tra gennaio e maggio, per poi tornare in televisione in estate alla conduzione di Reazione a catena.

Uno sviluppo che avrebbe una punta d’ironia, considerato che proprio su Radiouno Insegno era quotidianamente oggetto della satira di Marianna Aprile e Luca Bottura di Forrest. In ogni caso, tutto sarà annunciato pubblicamente in una conferenza stampa a cui, spiegano, dovrebbero partecipare anche i vertici di viale Mazzini.

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