Altre quattro puntate di Avanti popolo. È questa la (non) decisione a cui sono arrivati i vertici Rai dopo che per tutto il weekend si sono inseguite le voci sulla chiusura anticipata del programma condotto da Nunzia De Girolamo che da settimane ormai si trascina con ascolti che non vanno oltre il 3 per cento.

Lunedì l’amministratore delegato Roberto Sergio ha preso posizione sulle indiscrezioni spiegando che «Parlare di “chiusure anticipate” di alcuni programmi, infatti, è fuorviante. È chiaro che dovremo fare una valutazione anche in riferimento all'andamento dei singoli programmi approfittando della pausa natalizia. Come detto alla presentazione lo scorso luglio, i palinsesti autunnali terminano nel mese di dicembre. Quindi, nessuna chiusura anticipata, come qualcuno ha voluto strumentalmente rimarcare». Insomma, se si arriva a Natale, tutto in regola: una scelta di palinsesto azzardata, considerato che la concorrenza di Giovanni Floris e Bianca Berlinguer veleggia serena fino a giugno. 

La dichiarazione arriva due giorni dopo la diffusione della notizia, che era nell’aria da qualche tempo, e prova a salvare la faccia dell’azienda dove ormai è rimasto poco da conservare. Le quarantotto ore in cui le voci si rincorrevano senza che l’azienda mettesse un punto non hanno migliorato la situazione.

Anche Giampaolo Rossi aveva annunciato qualche settimana fa una valutazione di metà percorso dei primi palinsesti firmati da questi vertici, ma sotto la scure degli ascolti è giù caduto uno dei nuovi programmi ideati dal tandem che ha sostituito Carlo Fuortes, Liberi tutti! di Bianca Guaccero. Ora, la fine dell’anno rischia di segnare il tramonto di diverse scommesse dei vertici nominati dal governo di destra, anche in radio, dove pure i palinsesti non vanno oltre metà dicembre. 

La sostituzione

Avanti popolo, che aveva pescato i componenti della propria squadra soprattutto dalla produzione di Non è l’arena, doveva essere la scommessa degli approfondimenti di Paolo Corsini per la serata del talk politico di Raitre, ma considerata la sua situazione attuale a primavera è ormai certo l’avvicendamento con un successore.

Tra i più quotati c’è Petrolio di Duilio Giammaria, che a settembre aveva già riempito il momento di passaggio tra Filo rosso e Avanti popolo e aveva portato a casa un discreto risultato con lo speciale di settembre. Meno buoni invece gli ascolti della puntata di ottobre, ma da fine mese il programma ha ripreso ad andare in onda in un’altra collocazione. Per tornare in prima serata andrebbe ampliato, verosimilmente con una parte di talk classico da affiancare all’approfondimento video che è la cifra del programma. Resta il fatto che è la scelta più facile per sostituire la produzione monstre di Freemantle che aveva alle spalle De Girolamo alla modica cifra di diverse centinaia di migliaia di euro a puntata. 

La conduttrice, in ogni caso, non ha da temere: da marzo tornerà sugli schermi con Ciao maschio! la sua seconda serata già alla quarta edizione. Per il destino dell’approfondimento Rai, invece, iniziano a esserci preoccupazioni serie. 

© Riproduzione riservata