Il Pd vuole sapere se davvero Pino Insegno guadagnerà oltre un milione di euro. Il gruppo dei dem in commissione Vigilanza Rai ha presentato un’interrogazione all’azienda per chiedere «se davvero quelli riportati dagli organi di stampa sono gli importi contrattuali del conduttore» e «se non ritenga eccessiva tale soglia considerata la funzione del servizio pubblico e anche i risultati, in termini di mercato televisivo, conseguiti dallo stesso in questi mesi e se, altresì, non si stia palesando un eccesso di attenzione nei confronti delle sue sorti professionali solo in ragione di una dichiarata prossimità politica all’attuale maggioranza».

Insomma, il Pd vorrebbe vederci chiaro sulla questione del doppiatore, per cui la trattativa con la Rai sarebbe stata particolarmente fruttuosa, considerato che il suo contratto capestro avrebbe coperto diversi programmi. Dal Mercante in fiera, che si avvia a fine stagione a dicembre con risultati magrissimi nonostante gli espedienti tecnici e gli inviti di altri volti noti della Rai, all’Eredità, poi saltata. Insegno dovrebbe portare comunque a casa un programma in radio e Reazione a catena la prossima estate, mentre per l’Eredità il più quotato ormai appare Marco Liorni, attualmente al timone di Italia Sì, per cui andrebbe cercato un nuovo conduttore. 

La mostra

La cifra che guadagna Insegno resterebbe comunque «al di sotto dello stipendio di Amadeus», come specifica Righini stesso, ma intanto Insegno – o meglio la sua voce – hanno trovato posto anche nella nuova mostra organizzata dal ministero della Cultura su J.R.R. Tolkien, punto di riferimento letterario della premier Giorgia Meloni e dell’interno mondo della destra. 

I destini di Insegno dovrebbero apparire più chiari in una conferenza stampa che il conduttore ha intenzione di organizzare insieme ai vertici aziendali al termine della messa in onda delle ultime puntate del Mercante. 

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