Da Forza Italia inviti di facciata ma muro all’ingresso: c’è già il marasma post-Silvio, Renzi è un casinista seriale. L’ipotesi di un approdo forzista all’opposizione provoca risate: «Se lo pensa lui fa un errore da primo anno di scienze politiche».
Ci sono molte sfumature di destra, che un antipatizzante chiamerebbe «imitazioni» e uno bravo «citazioni», nella performance di Matteo Renzi ieri alla conferenza stampa del senato. Dalla prima scena, quando sventola un foglio con la proposta di elezione diretta del premier in faccia alle telecamere: in quel «firmo qui, di fronte a voi» c’è un po’ di Berlusconi che sottoscrive il «contratto con gli italiani» nello studio di Bruno Vespa; un po’ di Giorgia Meloni che vagheggia il presidenzialismo



