Dopo le pressioni delle scorse ore, il presidente della Repubblica Segio Mattarella ha ceduto e domani incontrerà i leader del centro destra. Matteo Salvini, della Lega, Giorgia Meloni, di Fratelli d’Italia, e Antonio Tajani, di Forza Italia saranno ricevuti perciò al Quirinale. La richiesta ufficiale è stata avanzata dalla coalizione oggi pomeriggio, ed è arrivata dopo che il premier, all’indomani del voto al Senato, non si è dimesso, così come chiesto a gran voce dal centro destra. «In ogni caso il centrodestra intende rappresentare al Presidente della Repubblica il proprio punto di vista sulla situazione che è ormai insostenibile», hanno scritto in una nota congiunta diffusa al termine di un vertice che si è svolto oggi pomeriggio. 

Il vertice è stata definito una vera e propria «war room» che si è svolto alla Camera. Alla riunione hanno preso parte i leader della coalizione, dunque Salvini, Meloni e Tajani, il presidente di Noi per l'Italia Maurizio Lupi e il segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa. In collegamento via Zoom Silvio Berlusconi dalla Provenza, in convalescenza, e il governatore Giovanni Toti dalla Liguria.

La ricerca di una maggioranza

La riscossa è montata nelle scorse ore e vede delinearsi il desiderio dei partiti di centrodestra di proporsi come alternativa all’attuale maggioranza. Anche se in un primo momento sia Meloni che Salvini hanno chiesto subito elezioni, il desiderio delle urne ha cominciato ad affievolirsi di fronte al piano di creare una nuova compagine di governo. Forza Italia da una parte in questi giorni sta dovendo affrontare le defezioni di tre parlamentari, la deputata Renata Polverini, e i senatori Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, passati a sostenere la maggioranza e prontamente espulsi. Dall’altra parte la Lega continua a cercare scontenti del Movimento, magari tentati dall’avvento di una nuova maggioranza. Già diversi fuoriusciti sono passati alla Lega, adesso Salvini punta a quelli che ancora hanno offerto la fiducia a Conte. «Se Conte non ha la maggioranza - aveva detto a Rtl prima del voto alla Camera Salvini - ci sono solo due vie: o elezioni o, se Mattarella lo ritiene, il centrodestra è pronto con poche idee chiare e progetti per tirare fuori il Paese dalla palude». Il voto alla Camera ha visto il premier Conte ottenere la maggioranza assoluta, ma, nonostante la conferma della fiducia, è venuta meno al Senato. Un quadro che per il centro destra rimette tutto in gioco.

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