Il segretario della Lega è intervenuto ad Agorà: «È una persona che io stimo ai massimi livelli, ma per evitare altri mesi di polemiche, valuteremo come andare avanti in massima serenità». L’incontro non è stato ancora fissato: «Nei prossimi giorni»
«Incontrerò Claudio Durigon e valuteremo insieme come andare avanti, nella massima serenità, nel bene suo e del paese». Lo ha detto Matteo Salvini, segretario della Lega, ad Agorà confermando i rumors che lo vedrebbero ormai deciso a lasciarlo andare. L’incontro, ha detto, non è ancora fissato.
Ufficialmente, Salvini stima moltissimo il sottosegretario all’economia, già sottosegretario al lavoro durante il governo giallo-verde: «È una persona in gambissima. È il papà di Quota cento, ci ha aiutato a fare la rottamazione, saldo e stralcio delle cartelle di Equitalia, è sottosegretario all’Economia. Adesso stiamo lavorando alla riforma delle pensioni». Ma, ha aggiunto, «è un mese che la sinistra lo sta inseguendo nel nome del fascismo» e anche se lui «è una persona che io stimo ai massimi livelli, per evitare altri mesi di polemiche, valuteremo come andare avanti» e «in totale serenità».
Il parco di Latina
Subito dopo l’uscita del sottosegretario sulla possibilità di far tornare il parco di Latina Falcone e Borsellino al nome del fratello del duce, Arnaldo Mussolini, Salvini non era intervenuto subito, ma aveva aspettato giorni prima di prendersela con l’opposizione: «La sinistra chiede le dimissioni di chiunque un giorno sì e un giorno no. Fascismo e comunismo sono stati sconfitti, nella Lega non c'è nessun nostalgico del passato». Durigon «è un bravissimo sottosegretario alle Finanze». Adesso ribadisce: « Lui è l’ultimo che può essere accusato di fascismo, è figlio di coloni veneti che furono trasferiti per andare a lavorare nell’Agro Pontino. Nessuna nostalgia. Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia, siamo e resteremo in democrazia».
Il Movimento 5 stelle ha già presentato negli scorsi mesi una mozione per chiedere al presidente del consiglio Mario Draghi di togliere le deleghe al sottosegretario, il Pd è pronto a presentarne una a settembre.
«La sinistra chiede le dimissioni di chiunque un giorno sì e un giorno no. Fascismo e comunismo sono stati sconfitti, nella Lega non c'è nessun nostalgico del passato. Durigon è un bravissimo sottosegretario alle Finanze» aveva detto dapprima Salvini.
Lunedì, il leader del Carroccio ha incontrato il presidente del consiglio Mario Draghi. Il tema, hanno assicurato, non è stato toccato, ma pochi giorni dopo Salvini è tornato a pensare «al bene del paese».
E adesso l’incontro con Durigon sarà «nei prossimi giorni». Domani ha pubblicato una foto che ritrae il sottosegretario seduto accanto a Natan Altomare, uomo vicino ai clan di Latina. Nel 2018 gli organizzava le cene elettorali.
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