«Non ho ricevuto alcun avviso di garanzia, non capisco perché dovrei fare un passo indietro. Alcuni giornali scrivono delle bugie e per questo faremo le nostre querele e chiederemo il nostro risarcimento danni». Si dice tranquilla Daniela Santanchè, intervenuta giovedì mattina all’assemblea annuale di Confagricoltura, a Roma. Al termine dell’incontro, parlando con i giornalisti, ha detto che anzi conta di arricchirsi con le querele.

La ministra del Turismo, al centro delle polemiche per il suo ruolo nell’inchiesta sulle società Visibilia e Ki Group, nega di aver preso in considerazione l’ipotesi delle dimissioni: «Mio nonno mi ha insegnato a non avere paura se non fai niente di male, quindi io vado avanti», ha aggiunto Santanchè.

Vere o false

Mercoledì la ministra del Turismo ha incassato l’appoggio della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che dal vertice Nato di Vilnius ha definito il caso come «una questione extrapolitica che non riguarda la sua attività di ministra» e ha formalmente escluso le dimissioni. Giovedì pomeriggio, a margine della riunione del Consiglio superiore di Difesa, è previsto incontro tra la premier e il presidente Mattarella.

Rispondendo ai giornalisti, la ministra ha poi accusato i giornali di scrivere bugie: «Bene la libertà di stampa, scrivete quello che volete. Poi ci sarà qualcuno che dirà se le cose erano vere o false. Alcune testate hanno detto delle grandi menzogne e per questo faremo querela: mi auguro di avere un bel gruzzoletto, raccoglierò i soldi e poi darò tutto ai bisognosi».

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