Il ministro della Salute Roberto Speranza chiede un parere sull’avvio della didattica in presenza per le scuole superiori al 50 per cento da lunedì 18. Il comitato tecnico scientifico ha detto no al rinvio: «Stanno emergendo problematiche legate anche alla sfera psichica nella popolazione giovane in età scolare e anche negli studenti delle università».
Il riavvio della didattica in presenza al 50 per cento per i licei da lunedì 18 gennaio resta tale, questo il parere del comitato tecnico scientifico: il ministro dell Salute Roberto Speranza ha convocato il comitato tecnico scientifico per un parere. I «governatori che decidono diversamente si assumono responsabilità» hanno detto gli esperti.
Le scuole superiori possono riprendere in presenza nelle zone gialle e arancioni come previsto dal dpcm del 14 gennaio. È questa, a quanto si apprende, l'indicazione del Cts. Gli esperti nel corso della riunione hanno ribadito collettivamente l'importanza della ripresa della scuola in presenza ferma restando l'attenzione alla curva dei contagi.
Se i governatori volessero prendere decisioni diverse e chiudere le scuole, hanno detto «se ne assumeranno la responsabilità» anche perché, hanno sottolineato gli esperti, «stanno emergendo problematiche legate anche alla sfera psichica nella popolazione giovane in età scolare e anche negli studenti delle università».
L’ipotesi era un eventuale rinvio della didattica in presenza.
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