Sergio Cofferati, ex segretario della Cgil, eletto nelle fila del Pd all’Europarlamento dal 2009 al 2019, promotore di Sinistra Italiana nel 2017, ha sfilato con il sindacato fino a piazza del Popolo, dove ha ascoltato il discorso di Maurizio Landini.

I sindacati possono parlare con il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni?

Il governo non lo vedo ancora, quando ci sarà dovrà presentare rapidamente un progetto e a quel punto si potrà aprire il dialogo con il governo e con il parlamento, tra i rappresentanti sociali, dei lavoratori e delle imprese. Importante che il confronto ci sia sulla base di una proposta. Se sarà condivisibile o meno lo vedremo».

Il corteo stava intonando l’Internazionale, l’inno comunista.

Mi pare di sì (ride, ndr).

Meloni ha inviato un messaggio criticando le proteste della sinistra, un messaggio che poi ha spiegato non era per questa manifestazione.

Qui c’è una manifestazione bella a sostegno di una proposta di merito fatta dal sindacato. Il sindacato vuole discutere con il nuovo governo ed è giusto che sostenga la sua posizione prima che l’incontro avvenga.

E i lavoratori sono d’accordo?

Il ruolo del sindacato è quello di negoziare col governo, questo è importante e necessario. Poi, se ci sarà convergenza o dissenso, vedremo.

Invece cosa ne pensa del Pd che oggi sta partecipando in forze? Può arrivare allo scioglimento per lasciare spazio ad altro?

Il Pd dopo la consultazione elettorale, ma già prima, ha dimostrato i suoi limiti e i suoi problemi. È necessario che si cambi radicalmente struttura. Deve cambiare la struttura. Bisogna ripartire dalle proposte di merito per arrivare a un progetto di partito che abbia storicamente i valori della sinistra riformista.

Cosa ha sbagliato Enrico Letta?

Questo è un problema di tutto il partito nel suo insieme. Letta ha gestito il partito in un momento difficile.

Lei parteciperà alla rifondazione del Pd?

No so cosa vuole fare il Pd, quindi non le so rispondere.

© Riproduzione riservata