Si sono concluse sabato sera alle 22 le primarie che hanno riunito per la prima volta Pd, M5s e Sinistra Italiana: la dem Caterina Chinnici ha vinto. In un’intervista uscita su Repubblica il giorno dopo però Enrico Letta ha detto che il Pd ha rotto definitivamente con il Movimento 5 stelle, e il presidente dei grillini Giuseppe Conte in un post ha specificato che «quello che succede a Roma succede a Palermo». La partita insomma non si è chiusa con il voto, anche perché il terzo sfidante, Claudio Fava, rappresentante della Sinistra, ha avvertito il Pd che non accetterà allargamenti a personaggi opachi.

I numeri

La candidata del Pd ha ottenuto 14.552 voti e ha vinto le primarie del campo progressista per le elezioni regionali in Sicilia. Battuta la grillina Barbara Floridia, che ha ottenuto 10mila preferenze, terzo Claudio Fava con 6.977. Ma, alla luce della crisi politica in atto tra i Dem e il Movimento 5Stelle non è detto che la coalizione vada avanti. 

Il ringraziamento di Chinnici

«Perciò 14.552 volte grazie, a tutte e a tutti voi. Adesso, è il momento della svolta». Ha affermato l'europarlamentare del Pd che ha rinnovato «al segretario nazionale Enrico Letta, al segretario regionale Anthony Emanuele Barbagallo, alla direzione, ai circoli, ai militanti e a tutta la comunità del Pd». Letta, in un’intervista a Repubblica, non ha risposto se l’alleanza andrà avanti o no: «Alle primarie c'è stata grande partecipazione e ha vinto Chinnici, la nostra candidata»

Da canto suo Floridia ha risposto che «il Movimento ancora c’è»: «Al momento l'unica cosa che mi sento di dire è grazie a tutti quelli che ci hanno creduto». Per lei «Un dato è evidente: con i 10.317 voti che ho preso, il movimento in Sicilia c'è e partecipa». A cui si è aggiunto il post di Conte.

La posizione di Fava

Claudio Fava, del movimento i Cento passi, ha confermato l’adesione all’alleanza: «Daremo una mano a sfidare questa destra» a patto «che non ci sia il tentativo di costruire ponti strategici per aprire a pezzi di questo centrodestra». Il primo problema è Raffale Lombardo, l’ex governatore condannato in primo grado e assolto in appello per concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione elettorale a cui Chinnici ha teso la mano durante la campagna elettorale. «Si sta dentro questo quadro se questo è un quadro coerente condiviso con una direzione di marcia precisa: no contaminazioni e allargamenti verso quanto di più opaco e antico esiste nella storia politica siciliana».

La storia di Chinnici

Chinnici, nata a Palermo nel 1954 è la figlia di Rocco Chinnici, consigliere istruttore ucciso dalla mafia nell’estate del 1983. Laureata in legge, sul suo sito, ricorda che è stata la più giovane magistrata in Italia a essere nominata a capo di un Ufficio Giudiziario. Dal 20 settembre 1995 al 19 novembre 2008 ha ricoperto l’incarico direttivo di procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Caltanissetta, dove si è occupata anche di giovani e criminalità organizzata mafiosa. Nel 2012 è stata anche capo del Dipartimento per la giustizia minorile, chiamata dall’allora ministra Paola Severino, incarico confermato nel luglio 2013 dal ministro Annamaria Cancellieri.

Nel suo passato politico è stata due volte assessora all’Assemblea regionale siciliana. Nel giugno 2009 ha affiancato la sua carriera politica a quella di Lombardo. Chinnici ha svolto il ruolo di assessore regionale alla famiglia e alle autonomie locali e poi anche alla funzione pubblica, incarico che ha mantenuto fino al 2012. Candidata come capolista del Pd al Parlamento europeo nel maggio 2014, è stata eletta e poi riconfermata nel 2019.

© Riproduzione riservata